martedì 22 novembre 2011

L'Assessore percepisce lo stipendio senza andare a lavoro. La lista civica Vivere Radicondoli ipotizza la soppressione della delega


Nei primi giorni di novembre, abbiamo chiesto un incontro al Sindaco, per alcuni articoli apparsi sulla stampa del Web, motivato altresì dalle numerose voci che giravano in Paese, nonostante il tentativo di tenere sotto traccia quanto era avvenuto. Tutto ciò riguardava il comportamento di un assessore del Comune di Radicondoli. Comportamento a dire il vero un po’ anomalo: percepiva per intero lo stipendio dall’Azienda Demaniale, non andando, sembra, mai a lavoro.
La cosa sembra durasse da tempo. Responsabilmente non abbiamo voluto creare facili polemiche, preferendo aspettare e vedere se tutto ciò trovava un suo chiarimento. Ciò non è avvenuto, la notizia circolava e il tentativo di ovattare il tutto non era più possibile.
Abbiamo cominciato a domandarci come ciò fosse possibile, non esistendo nel merito una normativa specifica. Il T.U. degli Enti Locali parla chiaro.
Aveva chiesto l’aspettativa alla Azienda Demaniale? A nostro avviso non era possibile, ed ingenuo pensarlo nella situazione che si presentava. L’Aspettativa presuppone la domanda alla Azienda e il relativo accoglimento della stessa ed è una cosa che viene fatta a costo zero, vale a dire: ASPETTATIVA, SI….. ma Stipendio zero.
Quindi se ne deduce che non può esistere aspettativa perchè lo stipendio veniva percepito sembra per intero, con forti dubbi, ma ci auguriamo in modo regolare, diversamente si dovrebbe pensare male: facendo “peccato” ma forse anche azzeccandoci. Siamo andati all’appuntamento, convinti che il Sindaco dr Emiliano Bravi, senza dubbio avrebbe potuto dirci qualcosa di più. Gentilmente ci ha ricevuto e molto cordialmente abbiamo cominciato ad affrontare il problema, preoccupati entrambi che una simile vicenda non coinvolgesse ne in modo diretto o indiretto l’Amministrazione comunale.
Il Sindaco ci ha dichiarato, e non abbiamo motivo di dubitare, che: “Io non ho firmato all’assessore nessun permesso, ad eccezione di quelli spettanti per legge, (24 ore mese + le giunte) e quelli che eventualmente vi fossero in più sono da ritenere falsi”, aggiungendo, così almeno ci è sembrato di capire:
“sfido chiunque a dimostrare che quelli in più abbiano la mia firma in originale”.
Come del resto conoscendo l’Ufficio ragioneria del Comune, ci rimane difficile pensare che abbia pagato giorni od ore superiori a quelli consentiti dalla legge.
Ma allora come è stato possibile? Esistono o no dei giustificativi presentati alla Azienda Demaniale oltre le ore consentite? Se non ci sono, come è stato possibile giustificare l’assenza? A meno di non pensare ad una qualche responsabilità dell’Azienda in cui l’assessore lavorava? Se si, da chi è stata firmata l’assenza eccedente? Se il sindaco dichiara che non vi sono proprie firme oltre le consentite allora non rimane altro che pensare a delle firme false.
A questo punto crediamo che dovrebbe scattare un meccanismo di tutela. Di tutela della integrità della Amministrazione, procedendo a togliere la delega all’assessore in attesa di chiarimenti ed eventualmente costituirsi parte civile se un danno verso l’Amministrazione ci fosse stato.
Noi ci auguriamo che parole come “danno allo Stato, falso…” per non dire altro rimangano fuori dalla vicenda, specie in un momento come questo, di difficoltà, in cui tutti sono chiamati a fare la loro parte. Ma l’esperienza insegna di non meravigliarsi mai: il “malcostume” sembra essere una costante che non risparmia nessuno. Con ciò partiamo dal presupposto della completa buona fede della Amministrazione, ma al tempo stesso vogliamo anche stigmatizzare la leggerezza con cui sembra sia stato considerato, trattato o gestito il problema.
Il Sindaco, su cui nutriamo fiducia nei comportamenti legittimi, deve essere conseguente a ciò che ci ha dichiarato: “non esistono mie firme oltre quelle spettanti per legge”. Ma allora il problema per l’Amministrazione è: … Che Fare?

Il Gruppo Consiliare Lista Civica “Vivere Radicondoli”

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